Una delle qualità che accomuna le nuove generazioni di migranti è la discrezione.
Il distacco dalla nostra regione d'appartenenza non è avvenuto compatto, nessuna piccola schiera armata di valigie, nessuna categoria d'appartenenza che desse agio alla schedatura facile.
Foglia a foglia ci siamo staccati da rami antichi e pazienti.
Qualcuno è figlio di piccoli borghesi, altri di contadini. Qualcun altro di famiglie benestanti.
Neppure un ceto sociale unico d'origine, ci ha connotato.
[...] Noi pugliesi migranti siamo equipaggiati obbligatoriamente fin dalla nascita da una tenacia senza fine e di un immaginario pugnale pacifico e inarrestabile fra i denti.
Un brillare di occhi neri acuti, forzati all'umiltà dall'esperienza imposta, il precariato da vivere, orribile, che non si immaginava prima.
[...] E insieme alla faccenda sgranata e storta del procacciarsi il sostegno economico per pagare affitti vergognosi- se la parola vergogna non fosse stata desemantizzata per tutti noi che viviamo sotto l'ombrello impermeabile delle alpi - siamo rimasti da soli a inventarci le elaborazioni da distacco dalle nostre radici, dall'orizzonte di un mare invincibile, dalla famiglia spesso rimasta a custodire il suolo inaridito in ogni senso.
Qualcuno ha risolto il suo conflitto passando ogni giorno libero dagli impegni lavorativi al sud, e qualche volta questo non mi è sembrato corretto.
Non mi sembra sia eticamente giusto usare il Nord come dispensatore di stipendi e come dormitorio.
Ma questo dato va considerato come sintomo di un disagio nascosto, drammatico.
Qualcuno ha provato a vivere le regole civili ed esistenziali di un nord Italia che è davvero una nazione distinta e molto diversa per molti aspetti da quella d'appartenenza.
Fonte: http://testiappuntinote.blogs.it/2010/06/02/milanonichisolaandata-festa-del-cinema-invisibile-pugliesi-migranti-8720149/
giovedì 2 dicembre 2010
venerdì 8 ottobre 2010
Oggi mi diverto con blogspot
Nuova veste grafica per il blog nonblog, come sfondo i fichi d'india che ho fotografato quest'estate.
sabato 23 gennaio 2010
Emigrata a Milano
Qui su questo blog, che non leggerà mai nessuno, dove non scrivo mai... Presa dalla nostalgia, a ricordarmi di un tempo in cui tutto è iniziato, e non mi sembra vero... Il web era solo un passatempo ed ora eccomi qui a Milano.
Ricordo un'alba in cui volevo abbandonare tutto ed ero ancora al Sud, ora quel Sud mi manca nella carne, rileggo le mie parole che allora mi sembravano così banali e adesso invece sento così vive e così vere.
Qui non c'è il tempo per pensare, per essere se stessi, si viene travolti, si entra in un loop come un ingranaggio, ....il mio lento Sud....
Non te lo scordare mai Lella chi vuoi essere, non te lo scordare il calore che può dare un sorriso, non te lo scordare perchè sei qui ...solo per imparare, prendere tutto quello che puoi.
Resisti!!!
Ricordo un'alba in cui volevo abbandonare tutto ed ero ancora al Sud, ora quel Sud mi manca nella carne, rileggo le mie parole che allora mi sembravano così banali e adesso invece sento così vive e così vere.
Qui non c'è il tempo per pensare, per essere se stessi, si viene travolti, si entra in un loop come un ingranaggio, ....il mio lento Sud....
Non te lo scordare mai Lella chi vuoi essere, non te lo scordare il calore che può dare un sorriso, non te lo scordare perchè sei qui ...solo per imparare, prendere tutto quello che puoi.
Resisti!!!
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