mercoledì 25 giugno 2008

Sul treno

Al mattino quando esco di casa non sono mai del tutto sveglia....corro...corro...corro... per arrivare a quel treno, ma mi sembra di avere ancora il cuscino attaccato alla guancia.

Sul treno continuo a sognare, attraversiamo la campagna estiva, i campi dove il grano ormai è stato raccolto, gli uliveti, la terra rossa, i muretti a secco e i fichi d'india.

E assoporo la lentezza di questo sud, e mi sento voluttuosa e spirituale allo stesso tempo, mi sento il cuore battere d'amore per questa terra amara nella quale non si vive, si sopravvive, nella quale ogni frutto è fatica doppia e il sapore del sudore ci riempie la bocca.

Poi viene la sera.
Il canto di un grillo sul balcone mi restituisce tutto il prezzo della vita e in un colpo mi arrivano il profumo del basilico e il rosso dei geranei e sento che anima e corpo sono felici, con tutti i sensi partecipo di quell'armonia che circonda il Sud nelle notti d'estate.

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